I capisaldi che Maxia da mesi dirama per risollevare
l’economia di questa indebitata Italia sono :
“intervenendo su fisco, semplificazione,
sburocratizzazione “.
Per quanto attiene il fisco, il governo ha deciso di ridurre
il cuneo fiscale avvantaggiando, sia pure di poco, milioni
di contribuenti.
Ovviamente la decisione governativa, non seguendo uno dei
leitmotiv proposto di Maxia che è quella di ridurre la
tassazione sui carburanti, è oggetto di critiche da parte
dello stesso.
Maxia non si accorge che le medesime critiche potrebbero
essere rivolte alla sua tambureggiante proposta cambiando
solo quattro ….paroline.
“La riduzione delle accise prevede la continuità di
riduzioni già decise dal governo precedente. Ma dove
vengono presi i soldi che gli automobilisti non danno al
fisco? Dalla fiscalità generale… beh: ti faccio
risparmiare ma ti prendo i soldi da un’altra parte,
coinvolgendo (impoverendo) anche tutti quelli che non
c’entrano direttamente con i tuoi consumi.
Chissà se a corsi di economia alla scuola elementare fanno
lezioni ed esercizi di e con questi metodi.
L’elenco sarebbe lungo e, purtroppo, porta a confermare le
opinioni sui dubbi di bontà delle proposte maxiane.”
Non ci resta che constatare che talvolta anche i tribuni
mutuano il peggio della politica : livore e demagogia ….