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ACCORDO TIM / ASSOCIAZIONI CONSUMATORI
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Comunicato 
8 ottobre 1998 0:00
 

FREGATURE ISTITUZIONALIZZATE DIETRO OGNI ANGOLO
Firenze, 8 Ottobre 1998. La Tim ha siglato un accordo con alcune associazioni di consumatori per stabilire le regole di arbitrato nelle contese con gli utenti del servizio radiomobile.
"Un altro passo verso l'annientamento del potere contrattuale degli utenti e delle associazioni di consumatori". Cosi' commenta il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: "Dopo l'arbitrato con la Telecom, i cui effetti per i diritti degli utenti sono quasi uguali a zero, l'accordo siglato con la Tim corona il successo della politica Tim per morfinizzare le rivendicazioni degli utenti del suo servizio. Per fortuna non ci sono tutte le associazioni impegnate sul fronte dei diritti degli utenti -noi tra queste- per cui, per l'utente, qualche speranza di non dover solo soggiacere agli ordini della Tim, c'e' ancora.
L'esperienza sul fronte Telecom, probabilmente, non ha insegnato molto. Nelle cause di arbitrato della Telecom, il presupposto di partenza e' che il gestore di Stato ha sempre ragione, e che, comunque, l'utente deve pagare, per cui tutto si risolve sempre in una trattativa per ridurre le esose richieste della Telecom, ma mai che si sia affermato un diritto, o stabilito un principio dove fornitore e utente sono allo stesso livello di ragione e ragionevolezza. In quasi tutti i casi l'utente ha torto e la Telecom ha ragione, per cui e' tempo perso, con l'unico vantaggio per le associazioni che hanno sostenuto l'arbitrato e che hanno intascato soldi di iscrizione e non sappiamo quant'altro.
E ora anche con la Tim.
Noi dell'Aduc facciamo tutt'altra cosa. Gli uffici del giudice di pace, cui ci rivolgiamo come penultima ratio prima dell'ordinaria causa civile, sono costantemente solcati da utenti che si sono rivolti a noi, per tutte quelle volte in cui non abbiamo chiamato alla ragionevolezza sia Tim che Telecom, facendole recedere dalle loro richieste ingiustificate e/o esose.
Quel che importa, per noi, e' l'affermazione di principi e diritti che possano costituire dei punti di riferimento anche giurisprudenziali, e non risolvere soltanto il caso singolo, lasciando intatto l'arrogante potere di Telecom/Tim, e e aggiungendo qualche briciola ad associazioni assistenzialistiche e finanziate da chi dovrebbe essere la loro controparte.
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