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TASSA SUI RIFIUTI
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Comunicato 
23 settembre 1998 0:00
 

PROROGATA L'ENTRATA IN VIGORE: IL FURTO CONTINUA

Firenze, 23 Settembre 1998. La commissione Ambiente del Senato, in sede deliberante, ha approvato l'entrata in vigore della tassa sui rifiuti: il 1 gennaio 1999 e', per ora, diventato 1 gennaio 2000.
"Il furto continua". Commenta Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "il metodo assurdo che viene usato per il calcolo della tassa sui rifiuti, continuera' a danno dei cittadini e a vantaggio di un'amministrazione pubblica che, per l'ennesima volta, non e' in grado di percepire dai suoi amministrati solo il giusto.
Il calcolo oggi avviene a superficie, senza considerare quante persone vi abitano, con la penalizzazione delle persone piu' anziane ed economicamente piu' deboli, perche' spesso sono proprio gli anziani che abitano in grandi case di proprieta', che sono diventate grandi con l'allontamento dei figli. Sono anni ed anni che si sta battendo su questa palesissima ingiustizia, e sembravamo arrivati in porto, con la trasformazione della tassa in tariffa proporzionata alla quantita' di rifiuti prodotti. Ma cosi' non e'. E l'incapacita' delle amministrazioni di organizzarsi in tempo per far fronte alle nuove norme piu' civiche e civili, come sempre, deve essere pagata dagli utenti. Un ritornello continuo: il Comune e' sempre in prima fila quando si tratta di riscuotere gabelle di dubbia legittimita' (come la multa sugli abusi edilizi gia' condonati), ma va subito in ultima quando si tratta di adeguarsi a metodi che gli farebbero incassare meno soldi.
In questi giorni, intanto, in molti Comuni continuano i pellegrinaggi di aziende private che, su incarico dell'Amministrazione, chiedono di prendere le misure dei nostri appartamenti per verificare il metraggio e adeguare la tassa sui rifiuti. Come gia' ribadito altre volte, invitiamo i cittadini a non fare entrare alcuno nella propria casa, perche' questi dati il Comune gia' li ha, presso il Catasto edilizio, e non da' segni di capacita' nell'usare il denaro pubblico per pagare queste aziende private piuttosto che mettere mano al riordino del suo Catasto. A maggior ragione quando, alle porte di una sistemazione giusta della vicenda, non fa altro che prendere tempo … e chissa' cosa si inventeranno alle soglie del 1 gennaio del 2000.
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