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Nuovo "zar antidroga" in Peru'
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Articolo di Donatella Poretti
11 settembre 2001 18:45
 
Il presidente peruviano, Alejandro Toledo, ha presentato come nuovo responsabile della lotta alla droga l'imprenditore Ricardo Vega Llona. L'etichetta di "zar antidroga" che circola su questa nomina non preannuncia nulla di buono, ma forse il taglio economico e' qualcosa di nuovo. Dalle prime battute sembra che Vega Llona voglia proprio privilegiare questo aspetto, coltivare coca in Peru' e' facile e redditizio, se l'apertura dei mercati agli altri prodotti potesse consentire buoni guadagni, anche la societa' ne ricaverebbe vantaggi economici e di sicurezza tali da portare ad una nuova situazione generale il Paese.
Il progetto di Toledo e' quello di creare un nuovo organismo con poteri pari a quelli di un ministero, che affrontera' tutti gli aspetti della lotta alla droga e al riciclaggio del denaro dei narcotrafficanti. Il nuovo ente si chiamera' sintomaticamente "Contradrogas" e si avvarra' della collaborazione di un Comitato che sara' composto dal presidente del Consiglio dei Ministri, dai ministri dell'Educazione, degli Interni, della Salute, della Difesa, delle Donne, da rappresentanti della societa' civile e dallo stesso Ricardo Vega Llona.
Da un punto di vista politico la scelta di Toledo ha diverse sfaccettature. Massima priorita' nella lotta alla droga per le ricadute sulla realta' peruviana, sulla sicurezza e sull'economia, e massima collaborazione e cooperazione a livello internazionale con i Paesi produttori di coca e con i Paesi consumatori, in primis gli Stati Uniti.
La scelta del nuovo "zar antidroga" e' stata una mossa del presidente Toledo per aprire alla societa' civile. Ricardo Vega Llona e' un ingegnere e un imprenditore privato molto conosciuto e apprezzato. Senatore liberale dal 1990 al 1992, dopo avere fondato con Mario Vargas Llosa il movimento Libertad nel 1987, precedentemente era stato presidente della Confederazione Nazionale delle Imprese Private e aveva fatto parte dell'associazione dell'Export e del Collegio degli agenti della Borsa di Lima. Con queste credenziali Vega Llona si presenta come esponente indipendente con buoni rapporti internazionali, in grado di dare anche un taglio economico alla lotta alla droga, proposta che il presidente Toledo ha recepito proprio come suggerimento della societa' civile.
Il nuovo schema per la lotta alle piantagioni di coca e contro il riciclaggio del denaro del narcotraffico prevede tre punti fondamentali: eradicazione, sostituzione, divieto e educazione. Vega Llona ha subito tenuto a precisare che l'eradicazione, la distruzione delle piantagioni di coca, verra' attuata senza l'utilizzo di sostanze chimiche, prevenendo quelle critiche che a causa del glisofato stanno mettendo in discussione il Plan Colombia. L'attenzione sara' puntata su come convertire le coltivazioni in modo che possano essere produttive per i contadini stessi, percio' agevolando il commercio delle coltivazioni alternative, aprendo il mercato e ampliando le opportunita' di guadagno. La politica del Governo peruviano non prevede politiche di legalizzazione e il nuovo "zar antidroga" si conformera' a questa scelta. Pur all'interno dell'opzione proibizionista saranno ascoltate tutte le tesi e le possibili soluzioni in campo, cosi' come una collaborazione stretta sara' realizzata con la Polizia Nazionale e le Forze Armate, ovvero con chi quotidianamente si trova a fronteggiare il fenomeno della droga. Ricardo Vega Llona ha aperto subito un fronte polemico con il meccanismo della "certificazione", che permette agli Usa di classificare i Paesi produttori di coca in piu' o meno buoni rispetto al loro impegno nella lotta alla droga secondo i canoni Usa. La certificazione per Vega Llona e' "scomoda", soggettiva e preannuncia che questo tema andra' affrontato insieme, perche' ci sono conseguenze notevoli per le economie dei vari Paesi: essere o meno in questa lista, e anche esserci in un modo o un altro (ci sono anche scale di valori al suo interno) comporta di poter o meno scambiare i propri prodotti con uno dei grandi mercati di consumatori per eccellenza, quello Usa per l'appunto.
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