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Riduzione del danno, la conferenza di Barcellona - Spagna
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Articolo di Donatella Poretti
17 novembre 2001 20:51
 
Si e' conclusa in Spagna, a Barcellona, la Prima Conferenza Latina sulle riduzioni dei danni correlati all'uso di droghe (14-16 novembre 2001). Organizzata da associazioni non governative con la collaborazione di agenzie istituzionali nazionali e internazionali, aveva come scopo principale quello di discutere, confrontare e progettare esperienze comuni di politiche e strategie di riduzione del danno tra i Paesi dell'Europa meridionale e quelli dell'America Latina.
Il simile contesto socioculturale di Paesi come Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e oltreoceano Argentina, Brasile, Messico e Uruguay era il punto di partenza della Conferenza. Il termine di paragone con il resto dei Paesi Europei come l'Olanda, la Gran Bretagna e la Svizzera e' nel diverso atteggiamento di pragmatismo portato avanti nella riduzione del danno, su cui questi Paesi hanno investito con largo anticipo. L'esempio di Liverpool e' quello che dovrebbe servire a far capire il senso del diverso atteggiamento: e' dagli anni '980 che sono state messe in atto delle politiche di riduzione del danno, attualmente la percentuale di sieropositivi tra i tossicodipendenti e' del 1%. Il paragone che e' stato offerto a Barcellona e' stato quello del primo progetto realizzato nell'hinterland milanese di S. Giuliano, quando nel 1991 prese il via il primo progetto di distribuzione di siringhe sterili e di operatori di strada. I sieropositivi erano all'epoca il 64% della popolazione tossicodipendente, oggi sono calati al 50%, dopo 10 anni il trend e' in discesa, ma e' sintomo di una strategia che e' arrivata in ritardo rispetto ad un problema che non si e' riusciti a prevenire.
Il significato di riduzione del danno e' anche in questo esempio, le critiche che sono state fatte anche recentemente in Italia, dimostrano tutta la loro ingenerosita'. Ridurre il danno non e' solo prendere atto di una realta' e limitarne gli effetti, ma e' anche prevenzione e informazione. Creare punti di contatto e di rapporto con individui e realta' che non sono pronti o non vogliono abbandonare la tossicodipendenza senza fornirgli dei giudizi morali e dei percorsi obbligati e' in certi casi l'unica possibilita' di "aggancio" con certe realta', perderla sarebbe davvero dannoso.
Il Paese ospitante, la Spagna che con la narcosala di Madrid inaugurata nel 2000 e con i progetti della Catalogna di somministrazione controllata di eroina -pronti in attesa del via definitivo delle autorita'- e' intervenuta in apertura della Conferenza con il direttore del Piano Nazionale sull'Aids del ministero della Sanita', Francisco Parria, che ha assicurato come il suo Paese e' al livello degli altri europei per la riduzione del danno, ma che sara' comunque una priorita' nel nuovo piano di lotta contro l'Aids. Alla conferenza e' intervenuto anche il direttore generale catalano delle Tossicodipendenze e Aids, Joan Colom, che ha tenuto a sottolineare la necessita' dei programmi di riduzione del danno per prevenire malattie infettive grazie allo scambio di siringhe, infatti "non tutte le persone possono, o chiedono, di entrare nei programmi 'liberi da droghe', che prevedono astinenza e che suppongono un'autodisciplina personale molto importante".
Il dr. Pat O'Hare, dell'Ihra (International Harm Reduction Association) ha semplificato il concetto della riduzione del danno con un esempio: maturare la scelta di abbandonare la tossicodipendenza puo' essere un percorso complesso che puo' richiedere anni, infettarsi con il virus dell'Hiv richiede pochi secondi di disattenzione, o piu' spesso di "ignoranza". Per O'Hare l'applicazione delle strategie di riduzione del danno risponde all'imperativo del giuramento di Ippocrate, sempre valido per il medico: prima di tutto non nuocere, ove sara' possibile guarire e prendersi cura, e dove non e' possibile, alleviare il dolore.
Per l'Italia, che con la Lila (Lega Italiana Lotta all'Aids) era tra i promotori della Conferenza, sono stati molti gli esempi e le testimonianze di progetti con i relativi risultati. Il dr. Vittorio Agnoletto, responsabile scientifico della Lila, ha ricordato come in Italia i decessi da overdose siano calati dai 1.566 del 1996 ai 1.012 dell'anno 2000, grazie soprattutto agli interventi di pronto soccorso delle unita' di strada attraverso l'uso del Narcan.
L'intervento di Eurico Figureido ha mostrato la situazione del Portogallo, dove la classe politica, in accordo con quella medica e scientifica, si mostra piu' avanzata e disponibile verso le politiche di riduzione del danno rispetto al comune sentire del resto dei cittadini, che sono riottosi nei confronti di queste strategie.
Dall'Argentina la dr.ssa Silvia Inchurraga si e' concentrata sulla situazione dei Paesi dell'America Latina e delle pessime politiche di "tolleranza zero" esportate dagli Usa, dove il caso paradigmatico e' quello del Plan Colombia, un'invasione militare a fronte di risultati discutibili. Ma anche nell'America Latina e' nata una rete di riduzione del danno, la Relard. Tra le prime iniziative c'e' il progetto di sostituire nelle aree metropolitane di Peru' e Bolivia l'uso di cocaina base con quello delle foglie della pianta di coca.
A conclusione dei tre giorni e' stata annunciata la nascita di una nuova rete di contatti internazionali, l'Alia, acronimo delle 4 organizzazioni che hanno dato vita alla prima conferenza di Barcellona: Abraço - Portogallo, Lila - Italia, Igia - Spagna e AFR - Francia. Tra gli obbiettivi dell'Alia figura innanzitutto la diffusione della cultura di riduzione del danno in ambito europeo grazie allo scambio di informazioni e alla creazione di reti telematiche che mettano in contatto tra di loro i progetti, gli animatori e i risultati stessi. Il prossimo appuntamento sara' quello del 2003 a Perpignan, in Francia, per la seconda Conferenza latina sulle riduzioni dei danni correlati all'uso di droghe.
Un appuntamento italiano a piu' breve scadenza su un argomento specifico come quello del metadone, e' per la "IV Conferenza Nazionale sul Metadone ed altre terapie sostitutive", che si terra' a Pietrasanta (Lucca) dal 13 al 15 dicembre prossimi. A questo indirizzo si possono reperire maggiori informazioni: clicca qui
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