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Editoriale. Il mondo al contrario. Non solo Vannacci… Salis
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
24 giugno 2024 15:08
 
 
Non solo Vannacci, il neo-deputato europeo che - star del momento - nelle sue pubblicazioni e comparse pubbliche, presenta quello che chiama "Mondo al contrario”. La sua esecrazione è contro tutto ciò che, libertà individuali in primis, non è in quella che lui - grazie al fatto che è l’andazzo più diffuso - chiama normalità.

Le problematiche esternazioni dell’ex-generale sono inezia rispetto a quanto si sta verificando su un fronte ufficialmente opposto al suo, la sinistra. 
Il caso è quello di altrettanta neo-eurodeputata, Ilaria Salis. 

Eletta come simbolo di ingiustizia a livello europeo e denuncia nei confronti dell’inezia delle istituzioni italiane che quasi nulla hanno fatto per porre fine alla sua carcerazione medievale in attesa di giudizio per un reato di poco conto, cosa ha fatto la rappresentante di Sinistra-Verdi? Presentando per la prima volta le sue idee politiche ha vantato una sorta di legittimità per chi occupa le case sfitte di proprietà comunale, perorando un suo impegno a Strasburgo.

Non ci interessa entrare nel merito di queste idee politiche e su ipotesi di risultati in merito tra i banchi di Strasburgo, ma il motivo per cui abbiamo mandato a Strasburgo l’on.Salis, la Giustizia.

Non siamo abbagliati dalla vivace ed efficace esperienza del secolo scorso di Enzo Tortora, che su di sè aveva la mannaia di ben altri reati (narcotraffico, mafia, etc) e che grazie al suo comportamento, civico ed istituzionale, cercò (1) di contribuire a non pochi cambiamenti. Ma crediamo che chi ha votato Salis lo abbia fatto per la giustizia e non per l’occupazione delle case. 

Non pretendiamo altrettanto rigore e fermezza, ma consapevolezza. Per cui, magari proprio alla prima uscita pubblica, l’on.Salis avesse presentato un’idea, un calendario, un pensiero del suo impegno per la Giustizia.

E sì che siamo messi male sulla Giustizia. Col ministro che da’ colpa agli immigrati per il sovravvollamento delle carceri; che perora la responsabilità civile dei magistrati e la separazione delle carriere degli stessi come se fosse in una manifestazione elettorale durante una fiera paesana e senza calendari e impegni che gli meritino fiducia indipendentemente dall’amare o meno il suo governo di Meloni… sì, siamo messi male, e un aiutino da parte di chi è stata eletta e liberata in nome della Giustizia giusta, ce lo aspettiamo.

Non vogliamo forse darci una ragione che anche questo dell’on. Salis sia un mondo al contrario… non nell’accezione “vannacciana”, ovviamente?



1 - “cercò”, perché tutti i deficit della giustizia all’epoca di Tortora continuano ad esserci.


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