Ieri in Ucraina due missili russi hanno ucciso 34 civili e ferito 114 cittadini della città di Sumy mentre andavano a messa per la Domenica delle Palme. Questa ennesima strage poteva essere evitata, ma purtroppo le batterie antimissile della difesa aerea ucraina sono ancora al di sotto delle drammatiche necessità di protezione umanitaria. Mentre in Israele Iron Dome ha eliminato più del 95% dei 50.000 missili e droni lanciati nell’ ultimo anno la capacità dell’ Ucraina e’ di poco superiore al 60%.
L’ ennesima strage voluta da Putin dovrebbe far riflettere chi come Salvini e Conte si oppone alla spedizione di tecnologie capaci di intercettare e distruggere gli ordigni di morte lanciati dai russi contro le città dell’Ucraina, e dovrebbero trovare il coraggio di un esame di coscienza.
In attesa di una auspicabile tregua continuare ad inviare batterie antimissile in Ucraina é il mezzo più efficace per salvare la popolazione civile, le abitazioni, le scuole, gli ospedali e le infrastrutture energetiche. È incomprensibile che chi sventola le bandiere arcobaleno con il simbolo della pace neghi il diritto alla difesa sancito dalla carta dell’ ONU e soprattutto che ostacoli gli unici strumenti che possono impedire che gli ordigni di morte colpiscano la popolazione civile dell’ Ucraina
(articolo pubblicato su Pensalibero.it del 14/04/2025)
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