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Tassi d’interesse Bce. Saggezza del calo
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6 giugno 2024 15:11
 

La Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso di tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base. Come diretta conseguenza per i risparmiatori ci sarà un calo dei costi dei prestiti e un minor guadagno per chi risparmia.

Il livello precedente era stato deciso per contenere l’inflazione, che aveva raggiunto anche le due cifre dopo la crisi energetica a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. L’obiettivo è stato quindi raggiunto: l’inflazione in tutta Europa è di poche unità, in Italia +0,8%, area euro +2,6%. 

Non possiamo che ringraziare le lunghe vedute della Bce. Nonostante le sirene (molto rumorose quelle italiane) scatenate contro gli alti tassi: i politici nostrani - vista corta - si erano lamentati per ingraziarsi associazioni e singoli che consideravano solo le proprie reputazioni e tasche, soprattutto per i mutui contratti, ignorando il quadro economico generale. 

La saggezza di un taglio sostanzialmente limitato è importante: evita lo scatenamento della richiesta di prestiti e una leggera flessione del risparmio. Consente che le banche continuino e migliorino il contenimento delle proprie offerte, mentre i risparmiatori non si facciano coinvolgere in avventure finanziarie.

Una decisione, quella Bce, al passo coi tempi, perché individualmente e collettivamente, si sia pronti ad ogni evenienza. In un contesto politico ed economico con sostanzialmente due guerre in casa (Ucraina e Gaza), con i responsabili di queste guerre (Russia e Hamas) che si pongono obiettivi di rovesciamento degli assetti istituzionali dei regimi continentali europei e non solo.



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