Secondo gli ultimi dati Eurostat, il tasso d'inflazione annuale dell'Eurozona è rimasto stabile ad agosto al 5,3%, come a luglio, nonostante il calo dei prezzi dell'energia e un leggero rallentamento dell'impennata dei prezzi dei generi alimentari.
Il dato è superiore alle attese degli analisti di Factset e Bloomberg, che in media si aspettavano un rallentamento al 5,1%. L'inflazione nei 20 Paesi che condividono la moneta unica rimane ben al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato dalla Banca centrale europea.
L'economia resta debole
In questo quadro diminuisce la fiducia nelle prospettive dell'economia europea sia nel settore produttivo che da parte dei consumatori. I dati resi noti dalla Commissione europea riportano una flessione dell'indice Esi di 1,2 punti nell'Eurozona e di 0,6 punti nell'Ue.
La flessione registrata in Italia è stata di 1,1 punti, inferiore solo a quelle di Francia (-2,5) e Germania (-2,4). In calo ad agosto di 0,9 punti nell'Eurozona e nell'Ue anche la stima flash della fiducia dei consumatori.
I dati diffusi da Bruxelles indicano anche un ridimensionamento delle aspettative per quanto riguarda l'andamento dell'occupazione soprattutto nei settori dei servizi, dell'edilizia e del commercio al dettaglio.
L'indice Eei è sceso di un punto nell'Ue e di 1,3 punti nell'Eurozona. Segnali contrastanti, invece, per quanto riguarda le previsioni sull'andamento dei prezzi: si è arrestata la tendenza al declino in atto dall'autunno scorso nei settori dei servizi e del commercio mentre nell'industria e nell'edilizia le attese sono per rialzi.
A luglio 2023, il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell'area dell'euro è stato pari al 6,4%, stabile rispetto a giugno 2023 e in calo rispetto al 6,7% di luglio 2022, sempre secondo i dati Eurostat.
L'ufficio statistico stima che 12,928 milioni di persone nell'Ue, di cui 10,944 milioni nell'area dell'euro, erano disoccupati a luglio 2023. Rispetto a giugno 2023, la disoccupazione è aumentata di 35 mila unità nell'Ue e di 73 mila nell'area dell'euro.
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