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 ITALIA - ITALIA - Twitter applica censura sulla censura. Il bacio gay e il sen.Pillon
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2 luglio 2024 9:11
 
“Perché? Perché nessuno pensa ai bambini?” La celebre battuta della preoccupatissima moglie del reverendo Lovejoy in una puntata del cartoon I Simpson viene subito alla mente di fronte alle proteste dell’ex senatore della Lega Simone Pillon per uno spot del portale immobiliare Idealista mandato in onda dalla Rai durante gli europei. E in occasione del mese del Pride, giugno.
Protagonisti del video, un gruppo di amici e tifosi colti nei festeggiamenti per un gol dell’Italia. Tra loro ci sono due ragazzi che presi dalla gioia si baciano. Nulla di spinto: un bacio sulle labbra, anche se indubbiamente appassionato. In ogni caso troppo per Pillon, lui sì che pensa ai bambini, che pertanto ha annunciato di voler segnalare lo spot a chi di competenza: “Non riprodurrò il disgustoso spot di un’immobiliare che per il Pride spara in prima serata le pomiciate gay. A quell’ora però davanti alla tv ci sono i bambini, che hanno il diritto di crescere senza frociaggine Lgbtq. Ecco perché segnalerò il post alle autorità preposte”, ha scritto su X.

Chi la fa l’aspetti: Pillon segnalato e post eliminato
Ma qualcuno ha fatto prima di lui e ad essere segnalato è stato proprio il suo post. Segnalazione accolta dalla piattaforma social, che ha oscurato il contenuto “con particolare riferimento alle seguenti basi giuridiche: illegal or harmful Speech”, come spiega la stessa X. Ovvero in quanto illegale o offensivo.
Ovviamente Pillon ha polemizzato con questa decisione, e sempre su X ha scritto: “Pensavo che Elon Musk (proprietario del social, ndr) avesse cacciato i censori LGBT da X e invece uno dei miei post è stato censurato. Mi stavo lamentando perché mostrano le pomiciate gay in prima serata sulla TV italiana. Non si tratta di incitamento all’odio, ma di libertà. Ehi Elon! Difendi la nostra libertà!”
Una libertà un po’ strana, visto che lui ha facoltà di rivolgersi alle autorità preposte mentre gli altri non lo sono di essere offesi da certi termini usati, con consapevolezza e intenzionalità, oltre che con un evidente richiamo alle recenti esternazioni (involontariamente pubbliche) del Papa.
Anche la tutela dell’infanzia su cui si concentra Pillon sembra un po’ parziale: secondo lui bambini hanno diritto di crescere senza incappare in tv in baci tra due maschi o due femmine, ma, guardando la programmazione, non sembrano avere il diritto di essere al riparo dalle scene di violenza e sesso – etero – che vanno in onda di continuo. E sulle quali il fondatore del Family Day non si è espresso con tanta solerzia.
Insomma ci sarebbe da discutere molto sui concetti esternati dall’ex senatore, ma quello che è sicuro è che il tono usato è dividente ed escludente.
Rincarato dal commento a un post di Luciana Littizzetto che si occupava della rimozione del post:
“La Littizzetto è tutta felice perché X ha censurato il mio post in cui chiedevo la rimozione della pubblicità con pomiciata LGBT in prima serata. Cara Lucianina, il punto è proprio questo. 10 anni fa sarebbe stato impensabile sparare in TV in prima serata una pomiciata gay, visibile a bambini e ragazzini. Oggi la mandano a reti unificate, e censurano chi chiede di rimuoverla. Qualche domanda: Non possono pomiciare a casa loro o almeno in seconda serata, quando i bambini più piccoli sono a nanna? Quale sarebbe la minoranza discriminata? Non ha forse ragione Vannacci quando parla di mondo al contrario? Nella dittatura LGBT a essere discriminate sono le famiglie”.
Eppure, mentre Pillon attacca, lo spot di Idealista si proponeva tutt’altro. Col claim ‘L’amore gioca in casa’, nasce infatti con l’idea di essere inclusivo, come spiega il brand creativo Gibbo&Lori che ha lavorato alla campagna: il tema principale della clip è “l’accettazione tra amici, ma il linguaggio non è di denuncia, al contrario è emozionale e inclusivo. Siamo fiduciosi che questa storia possa essere di ispirazione per i giovani”.
(AdnKronos)
 
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