La società commercializza capi prodotti in Tunisia ed esportati già con un cartellino con due prezzi, di cui uno, quello più elevato, “barrato”. Secondo l’Autorità sarebbero dunque prodotti, fin dall’inizio, per la vendita in outlet a un prezzo inferiore.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito di una segnalazione dell’Ufficio delle Dogane di Livorno, ha avviato un’istruttoria nei confronti della società Man Project S.r.l. per pratica commerciale scorretta in relazione alla vendita di capi di abbigliamento con il marchio Coveri Tailor, sui quali - già al momento dell’arrivo in Italia - è presente un cartellino con due prezzi, di cui uno, quello più elevato, “barrato”.
Secondo l’Autorità, si tratterebbe di capi di abbigliamento nuovi, prodotti in Tunisia e destinati esclusivamente ad essere commercializzati in negozi outlet, che però non sono stati mai venduti in altri esercizi. Dunque risultano, fin dall’inizio, già predisposti per la vendita in outlet a un prezzo inferiore.
Questa modalità di vendita e di prospettazione del prezzo potrebbe integrare una pratica commerciale scorretta perché i consumatori possono ritenere che i prodotti venduti siano quelli di un noto marchio offerti a un prezzo scontato in quanto rimanenze di magazzino o “invenduto” di precedenti stagioni.
Inoltre, la presenza nel cartellino di vendita di due prezzi, di cui quello più elevato “barrato” e non corrispondente all’effettivo prezzo, bensì riferito ad un valore ipotetico stimato quale “valore di mercato” dei prodotti, può indurre il consumatore a credere che si tratti di un acquisto particolarmente conveniente.
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